Comunicazioni importanti, convocazioni e verbali di assemblea, testimonianze che danno dei connotati alla nostra identità e del nostro operare

Presentazione di PASSAVA IN BICICLETTA SOTTO LA MIA FINESTRA di Maria Teresa Casu

La nostra cara amica  e socia Maria Teresa Casu ha fatto un altro splendido regalo a tutti noi del Villaggio e non solo. E’ uscito il suo secondo libro “Passava in bicicletta sotto la mia finestra” scaturito dalla affettuosa e storica rielaborazione di documenti epistolari privati dei suoi genitori. Come per “Sogno d’Africa” il ricavato della vendita del libro sarà devoluto interamente a sostegno dei progetti della nostra associazione.
Il suo acquisto e la lettura  ci daranno una doppia gratificazione :
– contribuire al sostegno di progetti non assistenzialistici, ma  mirati a fornire gli strumenti che rendano le persone artefici della propria vita;
– godere di un momento di relax e di approfondimento di un periodo storico  visto con gli occhi dei protagonisti.
Buona lettura a tutti
Maria Rosa

Cari amici de Il Villaggio,

il mio secondo libro il cui titolo, anticipatovi da Maria Rosa  è “Passava in bicicletta sotto la mia finestra”, racconta il periodo della separazione forzata durante la seconda guerra mondiale tra i miei genitori: lui prigioniero degli inglesi in Kenia  e lei, a Oristano, nella casa paterna che l’ha accolta al suo rientro, poco prima dell’inizio delle ostilità. Il loro rapporto si è trasformato in un semplice e riduttivo contatto epistolare condizionato dalla inclemenza della censura inglese e da quella italiana. Nonostante tutte le avversità incontrate e la lunga distanza, hanno mantenuto vivo il loro legame e, pur rinunciando alla spontaneità e alla confidenza, hanno salvaguardato i loro sentimenti assieme al desiderio di rimanere uniti.

Le lettere (500 circa) sono state lo strumento della loro tenacia e volontà di ri-costruire quel “pizzico” di felicità alla quale sono rimasti appesi per circa sette anni. La vicenda, nonostante i risvolti psicologici e materiali, non facili da sopportare e superare, avrà un esito positivo. La loro perseveranza li condurrà a una nuova vita circondata dall’affetto dei quattro figli e dalla risolutezza di limitare i “danni emotivi” causati dai ricordi.

Il romanzo vuole rappresentare le difficoltà e le incertezze che la gente qualunque ha attraversato in quel difficile periodo storico e che i “grandi” libri non raccontano. Sono le persone comuni  che portano il peso maggiore delle scelte programmate da coloro che governano il destino dell’umanità.

Maria Teresa

 

La prima presentazione del libro si è tenuta al CAESAR HOTEL Via Charles Darwin, 2/4, Cagliari, venerdì 5 luglio ma presto ve ne saranno altre. Sarà nostra premura tenervi informati.

Vi aspettiamo numerosi

Il Villaggio ha un nuovo presidente 2

I saluti del neo-presidente 

Cari Amici del Villaggio,

come già preannunciato da Ignazio, inizio questa nuova avventura come presidente dell’associazione.

Chi mi conosce bene sa che non sono una donna di molte parole, ma di parola. Credo di poter dire che abbiamo avuto molte soddisfazioni dal lavoro fatto in questi anni e sicuramente grande merito va ad Ignazio che si è dedicato con caparbia, dedizione ed entusiasmo alle attività del Villaggio, trascinandoci tutti anche nei momenti in cui ci siamo chiesti se continuare. Sono sicura che nel ruolo di co-presidente continuerà ad essere una figura importante di riferimento.

Voglio ringraziare tutti i soci che mi hanno accordato fiducia,  tutto il direttivo, e mi auguro di continuare questo percorso con tutti voi con lo stesso entusiasmo di sempre.
Un pensiero affettuoso va a chi in questi cinquanta anni di amicizia ci ha accompagnato solo in parte del percorso.
Un caro saluto

Mariarosa

 

Convocazione assemblea soci

Cari soci ed amici de Il Villaggio, come avete già saputo dalla convocazione che vi ho mandato lo scorso 9 maggio, mercoledì prossimo, 29 Maggio 2019, alle 19.00 si terrà l’assemblea dei soci, presso la mia abitazione in via Loru 33 a Cagliari, cui sono invitati tutti coloro che hanno sostenuto in questi anni la nostra Associazione.
Vi chiedo un piccolo sforzo per la partecipazione ad un incontro che non sarà uguale agli altri. Intanto perchè rinnoviamo le cariche eleggendo il nuovo direttivo ed il nuovo Presidente; e poi perchè sarà l’occasione per riflettere sulle attività svolte in questi nostri 11 anni di vita sociale e sulle nuove iniziative che vogliamo predisporre per il prossimo futuro.
Abbiamo fatto grandi piccole cose che hanno dato i loro frutti, sempre nel segno della solidarietà non assistenzialistica; sempre con l’obiettivo di dare strumenti a coloro che soffrono perchè si possano riscattare dalle ingiustizie e dalle difficoltà che vivono. Lo abbiamo fatto in diverse parti del mondo dal Salvador al Brasile, al Senegal ed al Camerun; poi ci siano soffermati sulla nostra Isola, negli ultimi tempi pensando soprattutto agli ultimi-ultimi della società: detenuti ed ex-detenuti.
Sono certo che con il contributo di tutti sarà possibile fare ancora meglio e  di più rispetto a quello che abbiamo fatto, sempre nel solco della laicità che ha contraddistinto ogni nostra iniziativa e nel rispetto fondamentale delle persone cui abbiamo rivolto il nostro supporto.

Per tutte queste ragioni vi prego di  non mancare e di sottoscrivere, se non lo avete già fatto, la quota sociale 2019 (IBAN

IT24Z0335901600100000018897

Con l’occasione vi allego il bilancio consuntivo 2018 e lo statuto con evidenziate in rosso le tre piccolissime modifiche proposte.
Saluti.
Ignazio Cirronis
Presidente Associazione Il Villaggio

Assemblea soci 2019

L’assemblea dei soci dell’Associazione Il Villaggio si terrà mercoledì 29 maggio con inizio alle ore 07.00 in prima convocazione  ed alle ore 19.00 in seconda convocazione presso l’abitazione famiglia Cirronis-Medda  in Via Loru 33 a Cagliari,  col seguente ordine del giorno:
1) bilancio consuntivo 2018 e preventivo 2019
2) adeguamenti statutari
3) prospettive dell’Associazione
4) rinnovo delle cariche sociali.
Con altra comunicazione saranno forniti i documenti utili per la discussione.
Saluti.
Ignazio Cirronis
Presidente Associazione Il Villaggio

 

Giornata in fattoria biologica

Cari amici il prossimo sabato 13 aprile vi invito ad una giornata in fattoria biologica, presso l’azienda di Michele Cuscusa un simpatico pastore che potrà raccontarci dal vivo cosa significa essere pastori oggi in Sardegna e produrre latte e formaggi biologici. In realtà potremo conoscere le tecniche e le normative dell’agricoltura biologica grazie ad un progetto di informazione e promozione della Cooperativa S’Atra Sardigna a valere sul PSR Sardegna.
Il programma prevede la mattina l’appuntamento alle 9.00 in Viale Bonaria di fronte al Banco di Sardegna dove un pullman (senza oneri per i partecipanti) ci porterà all’azienda di  Michele Cuscusa, a Gonnostramatza (meno di un’ora di viaggio). Dopo la parte teorico-pratica di illustrazione sull’allevamento ed agricoltura biologici, ci sarà il pranzo con menù agrituristico dell’azienda Cuscusa al costo di 25 euro (a carico dei singoli partecipanti).
Nel pomeriggio gli amici ed i soci de Il Villaggio potranno svolgere una loro riunione alla presenza di Tonimo Melis e di Vincenzo Alastra che ci aggiorneranno sui progetti di cooperazione in corso in Camerun e a San Sperate per inclusione sociale di detenuti ed ex-detenuti. Nell’occasione sarà discusso ed approvato il bilancio 2018 dell’Associazione.
Alle ore 17,00 è prevista la partenza per il ritorno a Cagliari.
Ovviamente non è preclusa, anzi si auspica, la partecipazione di bambini e ragazzini (15 euro da 3 a 11 anni) vista la possibilità di una giornata all’aperto e di conoscenza di diversi animali (pecore, capre, asini  e cavalli).
Vi chiedo di segnalare entro questa settimana il vostro interesse, con numero partecipanti e nominativi. E’ una iniziativa aperta a tutti, segnalate pure a vostri amici e conoscenti se vogliono partecipare.
Vi saluto.
Ignazio Cirronis

 

Auguri, si riparte

Cari amici e soci de Il Villaggio,

intanto auguri di buone feste, auguri di un buon anno anche a Il Villaggio per i nuovi impegni che ci attendono.
Si è concluso il nostro impegno per il Camerun ed il bilancio è più che lusinghiero.

Si è concluso il nostro impegno per il Camerun ed il bilancio è più che lusinghiero. Proprio in queste settimane, al rientro di Tonino Melis in Camerun, la fattoria di Mayda che tanto abbiamo contribuito a far partire, è stata rilanciata ed ora, con l’appoggio di un agronomo che paghiamo noi come Associazione, una ventina di persone tra giovani e donne del villaggio, lavorano ed imparano a coltivare principalmente per le loro famiglie, ma anche per fare delle vendite ai mercati che si svolgono vicino a Mayda e che abbiamo avuto occasione di visitare nel 2013 quando alcuni di noi siamo stati in Camerun da Tonino.E che dire del Centro Culturale e Museo di cui abbiamo contributo con la costruzione di due delle otto stanze: è diventato in breve tempo non solo un luogo di resistenza alla cancellazione della cultura e dei costumi tradizionali dei Masa, ma anche un luogo dove i giovani possono studiare, usare internet e fare ricerche, incontrarsi, etc.Neppure possiamo essere delusi dai due impianti di piscicoltura; sono entrambi una piccola luce nel buio del sottosviluppo rurale del Nord Camerun; in uno di essi il guardiano, persona carismatica del villaggio, è rimasto ucciso schiacciato da un ippopotamo, un grave incidente, e ciò ha fatto precipitare il progetto con l’anarchia nella gestione dell’allevamento, ma poi, bella notizia, attorno all’impianto, grazie alla raccolta dell’acqua nelle vasche realizzate con annessi pannelli solari, 70 donne di altrettante famiglie dello stesso villaggio, hanno costituito dei piccoli orti ed anche lì si è potuta creare una attività economica, ciò che volevamo per mettere a frutto le nostre donazioni a loro favore.

E poi l’ultimo progetto, quello dell’officina, si è concluso in breve tempo, con la costruzione terminata dei due locali officina, l’acquisto delle attrezzature di carpenteria e la piccola cooperativa degli artigiani carpentieri è già al lavoro da mesi, prima ancora che finissero del tutto la costruzione che vedete nelle foto allegate, a Yagoua, nella cittadina dove risiede anche Tonino e dove c’è anche il Centro Culturale e Museo del Logona.

Proprio in queste settimane, al rientro di Tonino Melis in Camerun, la fattoria di Mayda, che tanto abbiamo contribuito a far partire, è stata rilanciata. Ora, con l’appoggio di un agronomo che paghiamo noi come Associazione, una ventina di persone tra giovani e donne del villaggio, lavorano ed imparano a coltivare principalmente per le loro famiglie. Il surplus viene venduto nei mercati che si svolgono vicino a Mayda e che abbiamo avuto occasione di visitare nel 2013 quando alcuni di noi sono stati in Camerun da Tonino. E che dire del Centro Culturale e Museo di cui abbiamo contributo con la costruzione di due delle otto stanze: è diventato in breve tempo non solo un luogo di resistenza alla cancellazione della cultura e dei costumi tradizionali dei Masa, ma anche un luogo dove i giovani possono studiare, usare internet e fare ricerche, incontrarsi, etc. Neppure possiamo essere delusi dai due impianti di piscicoltura; sono entrambi una piccola luce nel buio del sottosviluppo rurale del Nord Camerun; in uno di essi il guardiano, persona carismatica del villaggio, è rimasto ucciso schiacciato da un ippopotamo. Un grave incidente, e ciò ha fatto precipitare il progetto in una anarchica gestione dell’allevamento. Ma ma poi, bella notizia, attorno all’impianto, grazie alla raccolta dell’acqua nelle vasche realizzate con annessi pannelli solari, 70 donne di altrettante famiglie dello stesso villaggio, hanno costituito dei piccoli orti ed anche lì si è potuta creare una attività economica, ciò che volevamo per mettere a frutto le nostre donazioni a loro favore.

Per ora il nostro progetto in Camerun si può considerare concluso e siamo grati a Tonino non solo  per aver fatto da splendido interfaccia e realizzare tutte le cose che con lui ci eravamo prefissati di fare, ma anche perchè ogni volta ha speso sempre meno di quanto preventivato e così realizzando molte più cose (in ultimo anche un impianto di produzione di birra locale, col sorgo).

Il 2019 ci vedrà impegnati, invece, nell’appoggio alla costruzione di Casa Nazaret, una struttura laica di ospitalità per detenuti ed ex-detenuti, a San Sperate, con casa e azienda ortofrutticola biologica coordinata da Vincenzo Alastra (con lunga esperienza di ex-direttore carceri che gli ha fatto maturare proprio l’idea che occorre una misura alternativa al carcere per il reinserimento sociale e culturale dei detenuti una volta scontata la pena. Il progetto completo prevede un investimento di circa 100.000 euro di cui una buona parte con contributo regionale ed una più piccola parte (circa 40.000 euro) a carico della Casa Nazaret. Qui si inserisce il nostro impegno: far sì che almeno la metà di questi 40.000 euro siano offerti dalla nostra Associazione in modo da alleggerire la quota che Casa Nazaret, con il reddito che produrrà in azienda, possa pagare come rata del mutuo per l’investimento previsto. Casa Nazaret sarà, in realtà, un centro aperto alla società civile, al mondo delle associazioni, alle scuole, per condividere la cultura della solidarietà e dell’inclusione in tempi in cui la parola d’ordine “prima gli italiani” sta seminando odio e discriminazione anche verso le fasce più deboli della società italiana, non solo contro i migranti, scelti come naturale sbocco delle paure e della volontà di cercare sempre un nemico.
Sono passati 10 anni dalla scomparsa di un nostro amico; dieci anni da che abbiamo reagito costruendo una aggregazione per fare solidarietà e cooperazione. In questi dieci anni sono accadute tante cose, sono nati nuovi bambini, abbiamo perso diversi amici e alcuni genitori; molti tra i più giovani hanno iniziato una vita di coppia, non siamo più gli stessi di dieci anni fa, ma vogliamo continuare nell’amicizia e nella voglia di fraternità con i più deboli. E’ possibile farlo e lo faremo ancora.
Nei prossimi mesi ci attendono nuovi appuntamenti:

  • una serata di solidarietà con il Camerun e con Casa Nazaret che faremo alla Collina di Serdiana, da Ettore Cannavera, con un piccolo convegno al quale contiamo di far partecipare Luigi Manconi, senatore della scorsa legislatura, paladino dei diritti civili
  • un incontro a San Sperate per presentare nel dettaglio il progetto di Casa Nazaret e visitare la struttura già esistente coordinata da Vincenzo Alastra.

A presto.

Un abbraccio.Ignazio Ps: ricordo a  tutti, soci ed amici, che Il Villaggio vive con le quote che ciascuno di noi sottoscrive, siano le quote annuali (25 euro per chi lavora o è pensionato e 10 euro per gli altri), siano donazioni di qualunque importo, sia la diffusione tra i propri amici delle nostre iniziative.

Assemblea e incontro conviviale  2 giugno 2018

Assemblea e incontro conviviale  2 giugno 2018: un successo per iniziare a festeggiare il nostro decennale

 Hanno partecipato più di 60 tra soci ed amici de Il Villaggio ed abbiamo raccolto 1.600 euro a favore del progetto Casa Nazaret. Un bel modo di iniziare le attività  in occasione del decennale dalla costituzione dell’Associazione Il Villaggio, nata a novembre del 2008.

L’incontro è stato aperto dalla proiezione di una fiction realizzata dai ragazzi camerunensi lo scorso mese di gennaio a Yagoua, durante un corso di cinematografia che ha visto  due cineasti cagliaritani, Andrea e Chiara, che hanno insegnato ai ragazzi del posto le tecniche cinematografiche ed hanno lasciato a Yagoua macchine ed attrezzature per proseguire l’attività.

Successivamente Tonino Melis, nostro referente dei progetti in Camerun, dopo che era stato proiettato un filmato che illustra la conclusione dei lavori di costruzione del Centro Culturale e Museo della Valle del Logone, ha fatto il punto sulle iniziative alle quali ha contribuito l’Associazione Il Villaggio. Oltre il Museo a Yagoua, gli impianti di piscicoltura a Jugunta e, la fattoria a Mayda. Una parte di questi progetti ha visto risultati molto positivi anche in termini occupazionali e persino il raggiungimento di obiettivi non dichiarati nella programmazione, come gli orti che sono fioriti attorno agli impianti di piscicoltura e che vedono impegnate più di 30 famiglie dei villaggi circostanti gli impianti. Meno bene, in questa fase, va l’azienda agricola di Mayda a causa della mancanza di forze lavoro: i giovani sono attratti irresistibilmente dalla capitale del Camerun, Yaoundè, alla ricerca di un “favoloso lavoro” che non trovano, inseguendo miti e valori della civiltà consumistica andando ad ingrossare le fila del sottoproletariato urbano.

Tonino Melis ha quindi fatto sapere che l’officina di carpenteria, ultimo dei progetti cofinanziati da Il Villaggio, è già decollata dal punto di vista della costruzione dei locali ed è quasi pronta ad entrare in funzione.

Dopo Tonino Melis è stata la volta di Vincenzo Alastra, ex direttore di diversi istituiti penitenziari in Sardegna che ora da alcuni anni svolge attività di reinserimento di detenuti ed ex-detenuti. Fino ad oggi ha portato a termine il percorso per 21 detenuti che, tutti con successo, hanno riacquistato dignità e sono usciti dal buio della delinquenza apprezzando i valori dell’onestà e della lealtà.

L’Associazione Casa Nazareth, dopo tante peripezie e trasferimenti che durano da parecchi anni, ora, finalmente, può disporre di 3 ettari di terreno a San Sperate dove è possibile coltivare ortaggi e frutta e dove si trova un locale da ristrutturare. Sono tante le idee e sono tanti i proposti di Casa Nazareth, ma ci vogliono finanziamenti e sostegno perché si possano realizzare. Il Villaggio approfondirà tale settore di cooperazione in uno dei prossimi incontri del suo direttivo per vedere come sia possibile supportare le iniziative a favore dei detenuti.

In ultimo Gemma Pardocchi ha letto alcuni brani del libro “Sogno d’Africa” che Maria Teresa Casu ha scritto pubblicato nei mesi scorsi ed il cui ricavato viene donato all’Associazione Il Villaggio.

 

 

 

 

In contemporanea è stato possibile ammirare le bellissime fotografie in bianco e nero, messe a disposizione da Marisa Lallai, docente in pensione della facoltà di Ingegneria di Cagliari e amica del Villaggio che sentitamente ringraziamo.

Le foto,   facevano  parte dei ricordi personali del padre Salvatore e vennero acquistate nel corso della sua breve permanenza in Etiopia negli anni  del periodo coloniale italiano in Africa Orientale.

 

La serata si è conclusa con la cena conviviale che è stata preparata totalmente dai soci dell’Associazione con pietanze genuine e gustose, molto apprezzate dai partecipanti.

 

Mi piace sottolineare il clima gioioso della serata e il consolidamento di rapporti di amicizia tra soci ed amici dell’Associazione che sta alla base della nascita de Il Villaggio e si è mantenuta come caratteristica della vita associativa ancora oggi.

Il Presidente   (Ignazio Cirronis)

 

Costruzione di un’aula della scuola elementare di Touba Ndiaye ( Senegal )

Riceviamo e con piacere pubblichiamo una mail da Paolo Vivanet , della associazione Progetto Senegal ONLUS  che ci comunica la ultimata costruzione dell’aula della scuola elementare di Touba Ndiaye  per la quale avevamo dato il nostro contributo finanziario.

L’ interno dell’ aula

Buonasera Ignazio,

è sempre un piacere scambiare con Te. Vi seguo ‘da lontano’ e vedo che, oltre ad aver aiutato Noi ovvero Progetto Senegal Onlus, andate avanti con tenacia sostenendo progetti non solo in Africa ma anche molto vicino a casa nostra, cosa che Vi fa veramente onore e ci fa essere ancora più orgogliosi di aver scambiato con la Vostra associazione ed aver portato avanti un progetto insieme.

Come ricorderai il Vostro sostegno è andato principalmente a finanziare un aula della scuola elementare di Touba Ndiaye, piccolo villaggio di agricoltori a pochi chilometri da Mboro, regione di Thies, un centinaio di km a nord di Dakar.

Quando l’ abbiamo vista la prima volta, direi circa nel 2010/2011, avevamo appena finito il progetto della Case de Sante’ dello stesso villaggio e dell’ aula in questione c‘ erano solo le mura .

Vista di una finestra dell’aula prima dei lavori

Niente pavimento (solo sabbia), niente porta e finestre (solo le aperture di cui ti allego una foto miracolosamente sopravvissuta alla rottura dell’ hard disk ), niente tetto (solo il fantastico cielo senegalese che però, visto il sole e gli improvvisi temporali non è propriamente indicato per svolgere adeguatamente una mattinata di lezione). 

 

L’aula appena terminata

Dal nostro incontro, qualche hanno dopo, è nata la possibilità di portare a termine il locale e donare cosi’ agli studenti la quarta aula della scuola elementare di Touba Ndiaye (ovviamente prima di allora e fino alla realizzazione delle ultime due aule necessarie ci si adattava e si stava in classe mista ovvero circa due corsi per ogni aula!!!!…ti lascio immaginare la confusione con studenti di annate diverse, due insegnanti che spiegano argomenti diversi dividendo la lavagna in due con una strisciata di gesso…).

Un’altra visuale dell’aula

Unitamente alla ultimazione dell’ aula, quello stesso anno, è partito anche un gruppo di medici (per la seconda volta) che ormai accompagnano costantemente i nostri progetti e anzi, direi che ne fanno parte appieno. 

 Touba Ndiaye è sicuramente un villaggio con cui abbiamo stretto un legame particolare. Ti farà anche piacere sapere che, considerando che il corso di studi della scuola elementare è appunto di sei anni e che con l’ aula da Voi sostenuta eravamo a quattro, proprio nel dicembre 2017 abbiamo inaugurato le due aule mancanti da Noi finanziate e che vedrai nelle altre foto che ti allego.
Ti ricordo che il nostro sito è  www.progettosenegalonlus.it , dove troverai anche un riassunto della Nostra storia di associazione e dei progetti che ormai portiamo avanti da diversi anni a Mboro, Mboro sul mer, Touba Ndiaye ecc…Attualmente il nostro lavoro è rivolto principalmente al sostegno della scuola elementare di Mboro sul mer che si trova in condizioni disastrose per cui speriamo di riuscire a trovare rapidamente i fondi per mettere in sicurezza le cinque aule fatiscenti. 
Insomma…anche Noi andiamo avanti con le difficoltà che ben conosci ma il riscontro che ne traiamo da un punto di vista umano ci riempie totalmente e supera di gran lunga i brevi momenti di scoraggiamento o fatica.
Spero di poterti vedere presto di persona.
Un saluto a tutta l’ associazione ‘Il Villaggio Onlus’ e ancora grazie per quello che avete fatto per noi.
Un Abbraccio.
Paolo

 

Assemblea del 2 giugno

Il 2 giugno , alle ore 18, in Via Isonzo 12 a Cagliari ci sarà la

CENA SOLIDALE DEL VILLAGGIO

All’incontro sarà presente anche Marisa Lallai che illustrerà brevemente una collezione di immagini relative alla sua esperienza lavorativa nel Togo