La mia strada verso il futuro
Carissimi/e Tutti/e,
In questi anni l’associazione si è impegnata in azioni di solidarietà in ambito locale, in Brasile e in Africa. In esse abbiamo sempre privilegiato un effetto strutturante e non di mero assistenzialismo. Per alcune iniziative che hanno incontrato nel corso del loro svolgimento delle difficoltà che ne hanno impedito il perfetto compimento , di contro, ve ne sono state tante altre, in numero certamente predominante, che hanno avuto pieno successo.
Le nostre attività sono finanziate economicamente attraverso attività di raccolta fondi ( si veda la sezione del sito COME RACCOGLIAMO ) e vengono organizzate attraverso il lavoro intellettuale o la messa a disposizione gratuita delle competenze tecniche dei soci.
I bilanci annuali e i flussi di cassa del Villaggio sono visibili , in un’ottica di assoluta trasparenza , su questo sito nella sezione CHI SIAMO
Carissimi/e Tutti/e,
Il sogno di Vincenzo è il nostro sogno
Il 18 febbraio 2020 abbiamo lanciato la nostra prima campagna di raccolta tramite la rete INTERNET sul portale di raccolta on line “LA RETE DEL DONO” . Dopo appena tre giorni abbiamo raccolto circa 1000 euro ! La partenza è stata molto promettente.
Una sintesi pregevole dello spirito e delle finalità della nostra iniziativa sono perfettamente illustrate dalle parole con le quali Carla, la più giovane dei nostri soci, sta presentando l’iniziativa ai suoi amici e ai contatti presenti nella sua rubrica .
Casa Nazaret è il sogno di Vincenzo.
Casa Nazaret è il sogno del Il Villaggio.
Casa Nazaret è anche il mio sogno!
Perché io credo nelle seconde possibilità.
Perché io credo nell’amore verso il prossimo.
Perché io credo nella mano tesa verso chi ti sta davanti.
Perché io credo che l’amore porta amore e le buone azioni portano ad altre buone azioni.
Per chi volesse darci una mano, per chi volesse tendere una mano… Basta davvero poco!!
Potete decidere voi quanto donare, ognuno in base alle proprie possibilità.
Anche POCHI EURO fanno la differenza!
Per chi dona e per chi non può… CONDIVIDETE!!!!! aiutateci a farci conoscere e a far conoscere questo bellissimo progetto!
Col crowdfunding contiamo, in una prima fase, di raccogliere e cofinanziare, tramite un importo di 10000 €, una quota pari a un terzo di quanto occorre per l’acquisto di un trattore e relative attrezzature ( valore complessivo pari a 30.000,00 euro).
Ma, in verità, la nostra speranza è che questa campagna di raccolta superi le nostre aspettative e che si riesca ad aiutare Casa Nazaret anche con un importo ben superiore.
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Di seguito una scheda del progetto
Il Progetto:
L’Associazione Casa Nazaret, dispone di 3 ettari di terreno a San Sperate con annesso un fabbricato da ristrutturare. In esso è possibile coltivare ortaggi e frutta. Il Villaggio approfondirà tale settore di cooperazione al fine di supportare le iniziative a favore dei detenuti .
L’Associazione Il Villaggio, si propone pertanto di realizzare a San Sperate, centro agricolo a 12 km di distanza da Cagliari, una casa si accoglienza denominata Casa Nazaret, per inserimento lavorativo e sociale di detenuti ed ex-detenuti.
Il progetto, che sarà realizzato dall’Associazione “Casa Nazaret” di Vincenzo Alastra, e prevede un investimento per un’azienda agricola biologica consistente in:
• realizzazione di strutture tunnel per 5.000 metri quadrati
• ristrutturazione di una serra esistente, ma deteriorata, di 2.500 metri quadri
• sistemazioni di frutteto ed orto in pieno campo per circa 1 ettaro
• installazione di pannelli fotovoltaici
• realizzazione di una tettoia per ricovero attrezzi
• acquisto trattore e attrezzature commesse.
Dobbiamo reperire 60.000 euro e con l’impegno diffuso ci riusciremo. I tempi di realizzazione sono legati ai tempi di reperimento delle risorse, ma si prevede di vedere le prime realizzazioni entro il corrente anno 2020.
Il progetto, che prevede di attivare anche un laboratorio di piccola trasformazione dei prodotti agricoli, può, a regime, dare lavoro a 5-6 persone che saranno seguite da una equipe coordinata da Vincenzo Alastra, ex direttore Carcere Minorile in Sardegna ed attualmente impegnato nel volontariato sociale.
Buongiorno a tutti, alcuni di voi hanno espresso il desiderio di incontrarci per parlare insieme dei progetti del Villaggio. Abbiamo deciso di organizzare un breve incontro il 7 dicembre prossimo alle ore 18,30 in Via Isonzo n°26 a Cagliari. in cui incontrare vecchi e nuovi amici con cui condividere i nostri progetti e proseguire un confronto costruttivo.
Chi non potrà essere presente alla riunione può contattarci per un eventuale acquisto.
Cari amici e soci de Il Villaggio, siamo molto contenti della buona riuscita della giornata a favore di Casa Nazaret: col pranzo solidale, la vendita delle mattonelline di Toni, del vino di Rita e Mondo, dei prodotti agricoli ed alimentari di Casa Nazaret abbiamo abbondantemente superato i 2.000 euro al netto persino delle spese sostenute per l’organizzazione del pranzo.
E’ un contributo importante per l’ iniziativa che Vincenzo Alastra ci ha illustrato nel corso della breve riunione con tutti i partecipanti alla giornata, dove ci ha spiegato come è nato il progetto e come intende portarlo avanti; una iniziativa laica rivolta a persone che hanno avuto problemi con la giustizia e che a Casa Nazaret seguono un percorso di riabilitazione in un contesto di esperienza comunitaria in cui volontari ed operatori professionali collaborano mettendo al centro i valori umani e l’attività lavorativa.
Il progetto prevede la creazione di una azienda agricola biologica che necessita di un investimento complessivo di circa 150.000 euro di cui il 60% coperto dal contributo pubblico ed il 40% a carico di Casa Nazaret.
I Villaggio cercherà, con diverse iniziative, di aiutare Vincenzo a raccogliere i fondi per raggiungere la cifra a carico di Casa Nazaret . A progetto realizzato 5-6 persone, detenuti ed ex-detenuti, potranno essere coinvolte; ci entusiasma il dato che tra le 22 persone fino ad oggi accolte a Casa Nazaret non ci sia stato nessuna recidiva.
Vogliamo ringraziare: tutti i partecipanti al pranzo solidale, tutte le persone che hanno sostenuto con donazioni l’iniziativa nonostante non abbiano partecipato al pranzo, tutte le amiche che hanno fatto le golosissime torte che hanno allietato il fine pasto; Toni, Rita e Mondo che hanno venduto i loro prodotti accollandosi le spese di produzione.
Di seguito le foto della giornata
A presto
Maria Rosa e Ignazio
Carissimi Tutti e Tutte , il nuovo progetto del Villaggio a sostegno di Casa Nazaret ha inizio!!!
Per il prossimo 20 ottobre abbiamo organizzato una giornata di solidarietà di cui allego volantino. Inviateci le vostre adesioni via mail, specificando se intendete partecipare alla visita guidata al Museo Sciola o solo al pranzo e non dimenticatevi di inserire un recapito telefonico.
Seguirà altra mail con precise indicazioni stradali per arrivare a casa Nazareth.
L’officina di saldatura a Yagoua in Camerun è realtà!
L’officina è stata realizzata e il nostro amico Tonino ce ne da notizia attraverso la mail che, di seguito, pubblichiamo integralmente insieme alle immagini dell’officina e a un documento di riepilogo che illustra il progetto e lo stato dei lavori che puoi scaricare qui.
Nella mail anche le notizie sul corso di orticoltura tenuto da un agronomo finanziato dal Villaggio
Carissimo,
finalmente ho avuto il tempo di passare allo scanner le fatture del progetto officina di saldatura, te le mando in allegato, mentre porterò gli originali il mese prossimo. Sarò in Sardegna dal 31 marzo al 24 aprile.
Spero possiamo incontrarci anche per ringraziare tutta l’Associazione per questo importante intervento.
Ora si incomincia a lavorare, Richard ha tre giovani apprendisti, il lavoro comincia a venire, si spera bene per il loro futuro.
Prima di partire per l’Italia andrò ancora a Mayda per constatare il proseguo del corso di orticoltura che finora sta andando benissimo; i giovani non hanno tenuto mentre le donne e le ragazze vanno avanti e ormai chi non ha aderito è invidioso e si pente per non aver preso l’occasione. Credo abbiamo trovato la formula giusta, il giovane agronomo si è rivelato ottimo, un grande lavoratore e non uno che da solo ordini e fa lavorare solo gli altri, ma prende la zappa in mano e lavora con loro. Il corso si ferma a fine maggio per consentire l’utilizzo del terreno per l’alimentazione della famiglia di Robert. Rivedremo a ottobre se le donne vorranno continuare, da sole naturalmente.
A presto Tonino Melis
Assemblea e incontro conviviale 2 giugno 2018: un successo per iniziare a festeggiare il nostro decennale
Hanno partecipato più di 60 tra soci ed amici de Il Villaggio ed abbiamo raccolto 1.600 euro a favore del progetto Casa Nazaret. Un bel modo di iniziare le attività in occasione del decennale dalla costituzione dell’Associazione Il Villaggio, nata a novembre del 2008.
L’incontro è stato aperto dalla proiezione di una fiction realizzata dai ragazzi camerunensi lo scorso mese di gennaio a Yagoua, durante un corso di cinematografia che ha visto due cineasti cagliaritani, Andrea e Chiara, che hanno insegnato ai ragazzi del posto le tecniche cinematografiche ed hanno lasciato a Yagoua macchine ed attrezzature per proseguire l’attività.
Successivamente Tonino Melis, nostro referente dei progetti in Camerun, dopo che era stato proiettato un filmato che illustra la conclusione dei lavori di costruzione del Centro Culturale e Museo della Valle del Logone, ha fatto il punto sulle iniziative alle quali ha contribuito l’Associazione Il Villaggio. Oltre il Museo a Yagoua, gli impianti di piscicoltura a Jugunta e, la fattoria a Mayda. Una parte di questi progetti ha visto risultati molto positivi anche in termini occupazionali e persino il raggiungimento di obiettivi non dichiarati nella programmazione, come gli orti che sono fioriti attorno agli impianti di piscicoltura e che vedono impegnate più di 30 famiglie dei villaggi circostanti gli impianti. Meno bene, in questa fase, va l’azienda agricola di Mayda a causa della mancanza di forze lavoro: i giovani sono attratti irresistibilmente dalla capitale del Camerun, Yaoundè, alla ricerca di un “favoloso lavoro” che non trovano, inseguendo miti e valori della civiltà consumistica andando ad ingrossare le fila del sottoproletariato urbano.
Tonino Melis ha quindi fatto sapere che l’officina di carpenteria, ultimo dei progetti cofinanziati da Il Villaggio, è già decollata dal punto di vista della costruzione dei locali ed è quasi pronta ad entrare in funzione.
Dopo Tonino Melis è stata la volta di Vincenzo Alastra, ex direttore di diversi istituiti penitenziari in Sardegna che ora da alcuni anni svolge attività di reinserimento di detenuti ed ex-detenuti. Fino ad oggi ha portato a termine il percorso per 21 detenuti che, tutti con successo, hanno riacquistato dignità e sono usciti dal buio della delinquenza apprezzando i valori dell’onestà e della lealtà.
L’Associazione Casa Nazareth, dopo tante peripezie e trasferimenti che durano da parecchi anni, ora, finalmente, può disporre di 3 ettari di terreno a San Sperate dove è possibile coltivare ortaggi e frutta e dove si trova un locale da ristrutturare. Sono tante le idee e sono tanti i proposti di Casa Nazareth, ma ci vogliono finanziamenti e sostegno perché si possano realizzare. Il Villaggio approfondirà tale settore di cooperazione in uno dei prossimi incontri del suo direttivo per vedere come sia possibile supportare le iniziative a favore dei detenuti.
In ultimo Gemma Pardocchi ha letto alcuni brani del libro “Sogno d’Africa” che Maria Teresa Casu ha scritto pubblicato nei mesi scorsi ed il cui ricavato viene donato all’Associazione Il Villaggio.
In contemporanea è stato possibile ammirare le bellissime fotografie in bianco e nero, messe a disposizione da Marisa Lallai, docente in pensione della facoltà di Ingegneria di Cagliari e amica del Villaggio che sentitamente ringraziamo.
Le foto, facevano parte dei ricordi personali del padre Salvatore e vennero acquistate nel corso della sua breve permanenza in Etiopia negli anni del periodo coloniale italiano in Africa Orientale.
La serata si è conclusa con la cena conviviale che è stata preparata totalmente dai soci dell’Associazione con pietanze genuine e gustose, molto apprezzate dai partecipanti.
Mi piace sottolineare il clima gioioso della serata e il consolidamento di rapporti di amicizia tra soci ed amici dell’Associazione che sta alla base della nascita de Il Villaggio e si è mantenuta come caratteristica della vita associativa ancora oggi.
Il Presidente (Ignazio Cirronis)
Riceviamo e con piacere pubblichiamo una mail da Paolo Vivanet , della associazione Progetto Senegal ONLUS che ci comunica la ultimata costruzione dell’aula della scuola elementare di Touba Ndiaye per la quale avevamo dato il nostro contributo finanziario.
L’ interno dell’ aula
Buonasera Ignazio,
è sempre un piacere scambiare con Te. Vi seguo ‘da lontano’ e vedo che, oltre ad aver aiutato Noi ovvero Progetto Senegal Onlus, andate avanti con tenacia sostenendo progetti non solo in Africa ma anche molto vicino a casa nostra, cosa che Vi fa veramente onore e ci fa essere ancora più orgogliosi di aver scambiato con la Vostra associazione ed aver portato avanti un progetto insieme.
Come ricorderai il Vostro sostegno è andato principalmente a finanziare un aula della scuola elementare di Touba Ndiaye, piccolo villaggio di agricoltori a pochi chilometri da Mboro, regione di Thies, un centinaio di km a nord di Dakar.
Quando l’ abbiamo vista la prima volta, direi circa nel 2010/2011, avevamo appena finito il progetto della Case de Sante’ dello stesso villaggio e dell’ aula in questione c‘ erano solo le mura .
Vista di una finestra dell’aula prima dei lavori
Niente pavimento (solo sabbia), niente porta e finestre (solo le aperture di cui ti allego una foto miracolosamente sopravvissuta alla rottura dell’ hard disk ), niente tetto (solo il fantastico cielo senegalese che però, visto il sole e gli improvvisi temporali non è propriamente indicato per svolgere adeguatamente una mattinata di lezione).
L’aula appena terminata
Dal nostro incontro, qualche hanno dopo, è nata la possibilità di portare a termine il locale e donare cosi’ agli studenti la quarta aula della scuola elementare di Touba Ndiaye (ovviamente prima di allora e fino alla realizzazione delle ultime due aule necessarie ci si adattava e si stava in classe mista ovvero circa due corsi per ogni aula!!!!…ti lascio immaginare la confusione con studenti di annate diverse, due insegnanti che spiegano argomenti diversi dividendo la lavagna in due con una strisciata di gesso…).
Un’altra visuale dell’aula
Unitamente alla ultimazione dell’ aula, quello stesso anno, è partito anche un gruppo di medici (per la seconda volta) che ormai accompagnano costantemente i nostri progetti e anzi, direi che ne fanno parte appieno.
Is a non-profit organization that does not promote any political or confessional ideology and identifies its main area of intervention in Senegal.
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