hector

Progetto di scolarizzazione nel villaggio di Pushtan (El Salvador)

Progetto di scolarizzazione nel villaggio di Pushtan ( El Salvador )

Nell’ estate del 1998, durante il mio terzo viaggio nel Salvador e dopo un periodo di soggiorno nel villaggio indigeno di Pushtan presso famiglie del villaggio per conoscere le loro condizioni di vita, ho iniziato un progetto di scolarizzazione per bambini che i genitori per mancanza di mezzi economici non possono mandare alla scuola elementare  e per giovani che terminano con voti buoni la scuola primaria ma non hanno la possibilità di proseguire negli studi.

hector

Pushtan è un villaggio di indigeni che hanno subito varie persecuzioni da parte dei bianchi ( la più grave è l’uccisione dopo un censimento di tutta la popolazione maschile adulta, massacro avvenuto nel 1932). Nel villaggio le famiglie, composte di padre madre e figli, sono di solito di 10-12 membri. Il lavoro degli uomini, ma spesso anche delle donne e dei bambini, era quasi sempre quello di bracciante nelle piantagioni di caffè. La paga per otto ore di lavoro era l’equivalente di 500 lire italiane in un paese in cui i prezzi sono leggermente più alti che in Italia. Da alcuni anni il caffè non si coltiva più, gli uomini sono spesso disoccupati e le donne vendono al mercato dalle 5 di mattina alle 7 di sera, dopo aver comprato la verdura all’ingrosso. I bambini si arrangiano da soli per tutta la giornata, mentre la mamma è assente. C’è una percentuale di alcoolismo abbastanza alta e anche un numero notevole di abbandoni di moglie e figli da parte del marito, che se ne va senza lasciare alcun sostentamento.

Pushtan non riceve aiuti esterni se non alcuni corsi biblici e conferenze sui diritti umani tenute dai membri dell’organizzazione Sercoba, che mi ha fatto conoscere il villaggio. La casa di orazione è gestita dai catechisti locali. Il sacerdote sale a Pushtan per dire la messa soltanto ogni tre o quattro mesi. Durante i miei soggiorni ho parlato a lungo con gli adulti e coi bambini.

Alcuni ragazzini di 8-10 anni esprimevano un grande desiderio di andare a scuola e capivano già il danno che poteva derivare loro da non saper leggere e scrivere. Osservando la loro vita, mi sono inoltre resa conto che la scuola offre a questi bambini la possibilità di vivere un’infanzia che altrimenti è loro negata, perché già a sei anni lavorano nei campi o accudiscono i fratellini. Il progetto che ho organizzato viene svolto con l’aiuto dell’organizzazione salvadorena Sercoba, diretta dal Padre Rutilio Sanchez e dall’italiana Mariella Tapella di Pax Christi. L’aiuto dato a ogni bambino è di 100 euro all’anno, che io verso a Sercoba che mi dà una ricevuta. I tre catechisti indigeni responsabili locali del progetto ricevono dietro ricevuta da Sercoba il denaro per comprare la tela per le uniformi, per la fattura, per le scarpe, i quaderni e per le tasse scolastiche.   Mi vengono date tutte le ricevute durante la mia visita annuale e io visito personalmente ogni bambino. E’ un aiuto molto piccolo ma graditissimo dalle famiglie che non hanno i mezzi per comprare le scarpe e l’uniforme a tutti i figli. Spesso su 9 o 10 mandano a scuola solo un bambino o anche nessuno. La scuola primaria in Salvador è pubblica, ma non obbligatoria e dura 9 anni. A questi bambini, che attualmente sono 66, ho affiancato giovani, che desideravano frequentare la scuola superiore e avevano una buona media scolastica, ma non avevano nessuna possibilità di pagare le tasse, i libri e il passaggio quotidiano in autobus. Il giovane prende da Sercoba ogni mese dietro ricevuta il necessario per le tasse mensili e per alcune delle altre spese. I  giovani si impegnano a seguire con lezioni private i bambini del progetto che ne hanno più bisogno. Seguo personalmente il progetto con viaggi annuali nei quali verifico i conti e parlo con ogni famiglia, ogni bambino e giovane. Fornisco una volta all’anno a chi mi  aiuta dall’Italia. la pagella, una fotografia e una lettera da parte di ogni bambino. Quello che ho chiesto  alle famiglie e ai giovani è che ricambino l’aiuto che ricevono lavorando a loro volta per migliorare le condizioni del villaggio nel campo dell’educazione, della salute e della difesa dei diritti umani. Si sono impegnati a farlo. Sono disponibile per qualunque altra informazione.La condizione del villaggio è di grande miseria, ma la possibilità di studiare e trovare lavoro dà speranza ai ragazzi e alle famiglie.

Finora si sono laureati 13 ragazzi: due con una laurea lunga, uno in Legge e l’altra in Infermeria e  gli altri con la laurea breve in computisteria aziendale e elettrotecnica (imparano a usare bene il computer e trovano lavoro perché per ora in Salvador mancano i tecnici). I laureati hanno quasi tutti trovato subito un lavoro stabile con stipendio mensile nel capoluogo del cantone, che dista dal villaggio circa 50 minuti di autobus e che è lo stesso luogo in cui hanno studiato. Fino ad ora nessuno si è sposato per poter aiutare con il loro stipendio la famiglia.La sera tornano al villaggio. E’ la prima volta che queste famiglie possono godere dell’appoggio di uno stipendio mensile, che consente ai vari membri di fare due pasti al giorno e di far studiare i più piccoli. In questo modo la carriera scolastica di un ragazzo aiuta tutta una famiglia di 10-12 persone.

L’impegno per un bambino è di 100 euro all’anno, per uno studente della scuola media superiore di 280 euro annui per 2 anni, per uno studente universitario  che fa la Laurea breve di 400 euro all’anno per 2 anni.

 

Simonetta Salvestroni

Consegnati a Simonetta Salvestroni 600,00 euro.

Non si aspettava un aiuto così grande e ringrazia molto “Il Villaggio”.
Partirà il 3 gennaio e dovrebbe rientrare il 25. Al suo rientro è disponibile ad un incontro dove ci aggiornerà della situazione che ha trovato in Salvador.

Nel 2009 i ragazzi e i bambini aiutati saranno 87. Uno farà il IV anno della laurea lunga in Matematica (5 anni), 9 l’università breve (2 anni per diventare tecnici), 11 la scuola media superiore di due anni, che prepara all’università, e gli altri 56 la scuola primaria.

I 600 dollari che ho ricevuto dal gruppo “Il villaggio” sono serviti per finanziare il trasporto giornaliero in autobus di Hector Campos, che inizia quest’anno l’università breve. Seguo Hector dalla prima elementare. Il padre ha abbandonato la famiglia di Hector, che ha altri fratelli più piccoli. La madre è malata, ha subito un ‘operazione e non è in condizione di lavorare. L’aiuta un po’ la sorella, La speranza della famiglia è che Hector termini il prossimo anno l’università e trovi subito lavoro. Questo è possibile, perché altri ragazzi ci sono riusciti

Alcuni dei ragazzi che finiscono la scuola primaria provengono, come Hector, da famiglie in condizioni di miseria.

Il prossimo anno vorrebbero fare la scuola media superiore e poi l’università tre ragazzi che hanno buoni voti ma una situazione molto difficile e che aiuto fin dalla prima elementare.

Miguel Carias ha il padre alcoolista e la madre malata. Quest’anno uno dei suoi fratelli è stato ucciso senza alcuna colpa a San Salvador, mentre tornava a casa dal lavoro. La mamma spera nel fatto che questo figlio si faccia una posizione.

Pedrito Tepas è orfano di madre. Il padre si è accompagnato e lo ha abbandonato. Vive dai fratelli, ma non ha una dimora fissa, né qualcuno che si preoccupi veramente di lui, se non una famiglia di vicini. Nonostante questo, ha sempre studiato bene, è molto serio e spera di avere un appoggio per fare la scuola media superiore e l’università.

Daniel Tepas è il primo figlio di una donna che ha avuto un secondo figlio da un altro uomo e che non si interessa di lui. Lo fa lavorare moltissimo nei campi. Il ragazzo, che ora ha 15 anni, soffre molto della situazione e da alcuni anni ha la psoriasi. Studia bene ed è determinato ad andare avanti.

 

Ho un patrocinatori per questi tre ragazzi, che però in questa situazione familiare hanno bisogno che qualcuno paghi i due dollari al giorno del trasporto in autobus. La somma in un anno è di 400 euro. Il mio lavoro in questo periodo è fare in modo che anche loro abbiano questa opportunità.

Simonetta Salvestroni

Lettera di Hector in formato Pdf

Traduzione Lettera Hector in formato Pdf

Pagella di Hector in formato Pdf

Lettera di ringraziamento Pdf

Hektor